Nella puntata abbiamo parlato con Erika Isotta, co-fondatrice di D2 Collective, un hub globale che riunisce oltre 6000 professionisti del settore tecnologico. La sua missione è plasmare il “Future of Work” costruendo una comunità internazionale forte e connessa, distinguendosi per un approccio centrato sull’impatto personale e sulla crescita collettiva all’interno dell’ecosistema tech.

Durante l’intervista, Erika ci ha raccontato come l’idea sia nata da una riflessione personale seguita a un licenziamento collettivo, rivelando un desiderio profondo di avere un impatto diretto sulla vita professionale e personale delle persone, al di là dei ruoli tradizionali nelle vendite tech. Il suo approccio innovativo ha portato a risultati concreti, come la creazione di una community attiva di oltre 6000 membri e l’instaurazione di partnership con aziende, dimostrando il valore generato nonostante le sfide iniziali.

Particolarmente interessante è la sua visione sull’importanza dell’esperienza internazionale e della diversità culturale come catalizzatori per allargare gli orizzonti e le possibilità (“quando il tuo mondo diventa più grande… più cose diventano possibili”). Erika sottolinea come la sfida spesso risieda nel superare le credenze limitanti interne e culturali, piuttosto che solo ostacoli esterni. La costruzione attiva del network e la proattività individuale emergono come strumenti chiave in questo percorso di crescita e affermazione.

Il suo percorso imprenditoriale è stato segnato da una transizione pragmatica e non idealizzata (lavorando inizialmente part-time su D2 Collective mentre manteneva un altro impiego) e dalla trasparenza sulle difficoltà reali (“nessuno ti racconta mai questa storia perché non è glamour”). Questa capacità di affrontare le sfide pratiche, unita a una leadership focalizzata sulla comprensione delle motivazioni individuali del team e a scelte strategiche come la sede ad Amsterdam, dimostra una solida visione imprenditoriale. In questa conversazione, Erika condivide preziosi consigli per gli aspiranti leader, specialmente donne nel tech, sottolineando l’importanza di prendere il controllo attivo della propria carriera e di costruire connessioni significative.