Come sta evolvendo la digitalizzazione degli studi professionali in Italia?

Nella nostra ultima puntata ne abbiamo parlato con Fausto Turco, pioniere della digitalizzazione degli studi professionali con oltre 30 anni di esperienza e più di 500 progetti realizzati. Il suo percorso inizia negli anni ’80, quando la curiosità per i primi computer Commodore lo porta a entrare nel mondo dell’informatica per commercialisti, una passione che si è trasformata in una missione di innovazione continua.

Durante l’intervista, Fausto ci ha raccontato come Skynet sia diventata una pietra miliare per la digitalizzazione degli studi professionali in Italia, grazie alla partnership con brand strategici e a una profonda comprensione del settore. La chiave del successo? “Non ci vuole troppa tecnologia in uno studio professionale, ce ne vuole poca che faccia tante cose fatte bene”, sottolinea Fausto, evidenziando l’importanza di parlare lo stesso linguaggio dei professionisti.

Particolarmente illuminante è la sua visione sulla trasformazione digitale attraverso My Digit, acronimo di “Make Your Digital Transformation”. L’approccio non è quello di imporre soluzioni, ma di fornire gli strumenti necessari per una trasformazione personalizzata. Con Curo, la piattaforma integrata sviluppata da My Digit, gli studi possono finalmente avere un controllo preciso dei costi IT per utente, semplificando la gestione delle risorse tecnologiche.

Come Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia dei Commercialisti, Fausto sta guidando un importante cambio di paradigma: “La digitalizzazione si fa con la tecnologia, ma la trasformazione digitale si fa con i dati, solo attraverso le persone”. Durante la pandemia, l’Accademia ha dimostrato questa visione supportando gli studi non solo tecnologicamente, ma anche con iniziative di sostegno psicologico per le persone.

Per quanto riguarda il futuro, Fausto vede nell’intelligenza artificiale non tanto uno strumento quanto un nuovo modo di lavorare. “Il commercialista ci sarà sempre, ma dovrà diventare il consulente strategico delle aziende clienti”, afferma, sottolineando l’importanza di comprendere i processi aziendali oltre gli adempimenti. Il suo messaggio finale è potente: “La trasformazione è obbligatoria, il cambiamento è facoltativo”.

In questa conversazione stimolante, emerge chiaramente come la vera innovazione non stia tanto nella tecnologia quanto nella capacità di utilizzarla per trasformare il modo di lavorare, mantenendo sempre al centro le persone e le loro esigenze. La storia di Fausto dimostra come la curiosità costante e l’attenzione alla formazione siano fondamentali per guidare con successo la trasformazione digitale nel settore professionale.