Nella puntata abbiamo esplorato il mondo di Marta Basso, CEO di Brandplane, LinkedIn Top Voice e advisor per OverVentures, una professionista che ha scelto di ripensare il valore del branding partendo dall’essenza più umana delle aziende. Fin dall’inizio Marta ha colto che, nell’era digitale, i brand non sono più semplici emittenti di messaggi, ma veri e propri interlocutori capaci di tessere relazioni autentiche: la sua visione imprenditoriale si è quindi sviluppata intorno all’idea che ogni storia di marca debba emozionare e fornire insight concreti, trasformando i dati in azioni di comunicazione memorabili.
Il percorso di Marta è nato da una consapevolezza netta: il linguaggio dei brand stava diventando sempre più conversazionale e partecipativo, e serviva un approccio integrato che unisse strategia, creatività e tecnologia. Con Brandplane ha rivoluzionato il modo di costruire narrazioni aziendali, partendo dalla “scintilla” di un concept fino alla sua trasformazione in contenuti capaci di generare engagement su più canali. Nel frattempo, il suo ruolo di advisor e speaker le ha permesso di affinare una leadership multipla, in cui la gestione quotidiana del team si nutre di spunti raccolti nelle community più avanzate e negli eventi internazionali.
Quando abbiamo toccato il tema di intelligenza artificiale e marketing, Marta ha sottolineato come l’AI non sia un semplice strumento di automazione, ma una vera e propria leva strategica per decodificare trend, personalizzare esperienze e ottimizzare le campagne in tempo reale. “L’AI ci offre la capacità di anticipare bisogni e intervenire con messaggi su misura”, ci ha spiegato, mettendo in luce che la tecnologia diventa davvero trasformativa solo se integrata in una visione narrativa chiara.
Infine, Marta ci ha raccontato come mantiene vivo lo spirito innovativo pur ricoprendo ruoli diversi ogni giorno: dedica tempo alla lettura quotidiana di report di settore, si confronta regolarmente con altre menti brillanti nelle community digitali e si tiene sempre un progetto parallelo in “beta” per sperimentare nuove idee senza il vincolo della perfezione. Grazie, Marta, per averci mostrato che il futuro del branding si costruisce unendo empatia, creatività e un approccio tech-driven, e ci sentiamo nella prossima puntata!
